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sabato 12 giugno 2010

Vergogna !!!!!

VENTOTENE E PROBLEMI DI PORTAFOGLIO

martedì 8 giugno 2010 alle ore 21.27

ORA SI PREOCCUPANO DELLA CRISI DEL TURISMO...
MA DI MIA FIGLIA E DI FRANCESCA SE NE SONO FREGATI,
COME ANCHE DI TANTA ALTRA GENTE CHE FORTUNATAMENTE
E' TORNATA A CASA INCOLUME..

LORO HANNO PERSO DENARO, QUALCUN ALTRO HA PERSO LA FIGLIA...

SI LAMENTASSERO DAVANTI A ME...SE NE HANNO IL CORAGGIO !!!!

PER QUEL CHE MI RIGUARDA POSSONO MORIRE DI FAME !!!!!!


DAL MESSAGGERO : 08 Giugno 2010



Sicurezza come parola d’ordine, insieme al “rilancio” dell’immagine dell’isola.
Con una sola spiaggia aperta per l’estate, quella di Cala Nave per la quale i lavori saranno ultimati entro giugno, gli operatori hanno poco da stare allegri. Ecco allora che spuntano una “card” del turista per servizi a prezzi scontati e la possibilità di affittare barche a prezzi ridotti: «Dobbiamo intervenire per recuperare ciò che abbiamo inevitabilmente perduto per quella tragedia - dice Pietro Pennacchio, albergatore - e la conseguente chiusura delle spiagge.

Per questo pensiamo a un progetto come quello del buono barca, in parte finanziato dagli operatori e in parte dal Comune, vedremo anche se è possibile coinvolgere Regione e ministero dell’Ambiente dato che abbiamo l’area protetta».

Incentivate, almento nelle intenzioni, anche le gite al carcere borbonico di Santo Stefano che però è pericolante: si può arrivare sull’isolotto, godere della natura incontaminata e fermarsi ai piedi della struttura che è un esempio di architettura dell’epoca.

In programma anche un maggior numero di iniziative di intrattenimento rispetto al solito.

Intanto domani, dopo quello di Ponza di due settimane fa, Confcommercio terrà un consiglio straordinario a Ventotene «in considerazione del perdurare delle criticità economiche e logistiche che coinvolgono le isole pontine».


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Sara Panuccio

Mi fai sempre lo stesso effetto. ~
Ogni maledetta volta che ci guardiamo negli occhi,
sento ancora quel vuoto allo stomaco che mi
strozzava tempo fa.
Ogni maledetta volta che provo ad immaginarmi
senza te, mi sento vuota. Sento ancora le gambe
che mi tremano, provo a fare finta di nulla.
Ma tu fai l'effetto di sempre.. ♥

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VENTOTENE ( 29 GIUGNO 2010 )Condividi
Oggi alle 13.55
VENTOTENE : IL COMPORTAMENTO
IMBECILLE E CRIMINALE


Io non so quanti di voi abbiano visto il servizio andato in onda ieri 30 giugno 2010 all’ interno del TG1 delle 20, per chi ne avesse interesse lo può rivedere nel sito della RAI ( ..replay ).
All’ interno di suddetto servizio dell’ inviata Roberta Badaloni, sono concentrati parecchi spunti di riflessione.
Da ieri è di dominio pubblico un filmato girato precedentemente al 20 aprile da alcuni ragazzi in cui si vede benissimo il costone successivamente franato causando la morte di Sara e Francesca, oltre che il grave ferimento di Athena ( non ci dimentichiamo di lei, per favore !!! ).

Dalle immagini chiarissime è evidente a chiunque l’equilibrio più che precario e destinato al crollo di quella parte di roccia: è scavata in basso per una profondità di alcuni metri, basterebbe conoscere il principio della forza di gravità ( se un qualcosa si regge sul nulla finisce in terra a meno che non sia fornito di ali e ne faccia uso!!!! );

oltre ciò ( e mi ripeto ) c’è l’azione corrosiva del mare sulla falesia che per quanto lenta è infinita;

aggiungiamo la strada sovrastante percorsa da mezzi pesanti carichi di pesi elevati;

i continui lavori di trivellazione profonda conseguenza dei tanti lavori di somma urgenza che negli anni hanno interessato la strada stessa e rimpinguato le tasche delle solite ditte amiche dell’amministrazione ;

la pessima gestione della canalizzazione dell’acqua piovana, e qui chiedete all’amministrazione locale come mai si è permesso che la quasi totalità degli antichi vasconi romani per la raccolta delle acque siano divenute case o ville ( perlopiù abusive, vi ricordo che i 2/3 delle costruzioni a ventotene sono non censite ) e parliamo sempre di un territorio la cui superficie è di 1 ( uno !!! ) chilometro quadrato, per cui qualunque abuso viene perpetrato sotto gli occhi di tutti .

A fronte di tutto ciò credo di essere nel pieno diritto di affermare che è un insulto parlare di tragica fatalità riguardo la morte di mia figlia Sara e della sua amica Francesca ( lo so che ripeto i nomi, ma è bene che rimangano bene impressi nella memoria collettiva ), il nostro lutto è figlio della negligenza e del mancato rispetto verso il valore della vita dei cittadini ospiti dell’isola ( chi non è del posto è solo uno strumento per far cassa ), difatti i Ventotenesi si guardano bene dal mandare i loro figli a ridosso della roccia e per contro si guardano bene dall’allertare le scolaresche in gita dei pericoli da loro ben conosciuti, ( sarebbe una cattiva pubblicità ).

Ed ora veniamo alla situazione attuale:
il servizio del TG1 è stato girato il 29 giugno (a poco più di 2 mesi dalla morte delle due ragazze)
e la situazione è la seguente:
nella spiaggia di Cala Rossano, tranne la piccola zona sotto sequestro giudiziario per le indagini ,
l’accesso non è vietato, c’è solo qualche sparuto e celato cartello di fare attenzione , per cui la gente continua a stazionare in quell’area altamente pericolosa ( non per niente la ditta che sta mettendo in sicurezza anche Cala Nave lavora sempre a ritmi serrati, forse hanno preso un giorno di ferie per non apparire agli occhi del turista );
dalle immagini si vede addirittura una turista incosciente che tranquillamente si fa il bagno a ridosso delle rocce e sulla cui stradina sterrata sovrastante fa mostra inquietante un camion che credo serva all’edilizia ( il pericolo quindi è di casa sia sopra che sotto) .
Il signor sindaco Giuseppe Assenso, alle domande del giornalista della rivista Terra sul come fosse possibile una situazione del genere, ha dato questa risposta:
- “ Non ho i mezzi per controllare costantemente l’accesso alla spiaggia o il fatto che la gente si ponga vicino alle rocce, sto aspettando che mi arrivi dall’Abruzzo una fornitura di cartellonistica per i divieti “
Siccome io disgraziatamente su quella spiaggia ci sono stato il giorno che è morta Sara, vi posso dire che l’estensione della stessa è minima, che l’accesso è pressoché obbligato tramite pochissimi metri e quindi una risposta del genere denota secondo me un comportamento IMBECILLE e CRIMINALE da parte di detta amministrazione ( basterebbe transennare l’accesso e spedire ogni tanto un vigile o un qualsiasi delegato a controllare il rispetto di ciò).
Ma forse sono ritornati a prevalere i diritti di Dio quattrino per cui quei pochi metri anche se pericolosissimi sono considerati oro e le vite degli incoscienti turisti zero.
Nel caso ( speriamo non accada mai ) che crolli un altro pezzo di fragilissimo tufo, potrà sempre dire che stavolta lo sapevano tutti che poteva succedere e quindi di sicuro non è colpa sua !!!
A questo punto chi ha una fede la preghi, chi è scaramantico si tocchi le parti basse oppure ferro.
In alternativa a tutto ciò fate girare questo scritto affinchè la gente abbia conoscenza di quella che è la gestione di un problema di questa gravità.
Vi ringrazio della pazienza avuta nel leggere la mia lunga nota e se lo riterrete opportuno condividetela e diffondetela il più possibile .

( Bruno Panuccio , padre di Sara 01 /07 / 2010 )

giovedì 3 giugno 2010

Ventotene:


LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE





venerdì 04 giugno 2010
Una foto incastra il sindaco di Ventotene?
Nel 2005 la zona della tragedia, a Cala Rossano, era recintata e tabellata.

Ventotene: Lo ha ripetuto per giorni e giorni a giornali, televisioni, cittadini. Secondo il sindaco Assenso: "mai nessun segno di cedimenti a Cala Rossano, era una spiaggia sicura da sempre". Eppure la magistratura ha indagato lui ed altri nove per omicidio colposo e lesioni gravissime, dopo la morte di Sara e Francesca, e il ferimento di Athena per colpa di quelle rocce maledette. L'indagine della Procura di Latina ha scoperto documenti e atti che provano quanto fosse ben nota agli amministratori dell'isola la pericolosità del sito, tanto da richiedere ben cinque interventi di 'somma urgenza' per la sua messa in sicurezza. Evidentemente non è bastato. Ora spunta una foto, pubblicata in un volume del 2005 di Folco Quilici e Luca Tamagnini su Ventotene (Photoatlante Editore), che mostra chiaramente come la zona dove sono morte le due ragazze fosse all'epoca interdetta all'accesso. Quelle transenne e quei cartelli, poi spariti, avrebbero potuto evitare la tragedia?

fonte: ParvapoliS postato da: orabasta
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SONO UN ERGASTOLANO A CIELO APERTO:
http://www.facebook.com/lapicche?v=app_2347471856


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venerdì 07 maggio 2010
Campagna di prevenzione per Ventotene


Grotte murate a Cala Rossano
Ventotene: Dopo la tragedia accaduta il 20 aprile sulla spiaggia di Cala Rossano tutto tace.Speriamo che le indagini facciano emergere le responsabilità e che questa tragedia sia comunque l'inizio di un pensiero preventivo.E' noto ormai l'abusivismo e il consumo del territorio nonostante che Ventotene sia Area Naturale Marina Protetta. Nessun controllo sulle irregolarità ,sul rispetto dei vincoli legislativi. Un'isola immune alla legalità.Le immagini della base nautica del Circolo velico sono emblematiche :sono state chiuse le grotte naturali per adibirle a deposito per le attrezzature della base nautica.E'una concessione ufficiale dopo attenta perizia,o un abusivismo?Soprattutto dopo il crollo del costone a pochi metri si è sicuri che quelle ex- grotte, stessa roccia, siano sicure per gli allievi della scuola? Considerando che il Circolo Velico Ventotene, Scuola di Vela autorizzata F.I.V., è da molti anni fra i primi circoli velici in Italia per numero di allievi juniores e cadetti ci si augura che lo sia anche per sicurezza.E'arrivato il momento di segnalare per prevenire.



MA 1 EURO PER UN CARTELLO DI PERICOLO NON LO HANNO SPESO !!!!!!
Oggi alle 18.32
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giovedì 03 giugno 2010
Ventotene: cara ci costa



Ventotene: Da tempo e da più parti si dice che nelle casse del Comune di Ventotene sono entrati tanti soldi.
Ma potrebbero essere solo voci "maligne" senza prove. Allora non ci resta ad esempio che leggere quanto pubblicizzato dallo stesso Comune nel PIV (Piano integrato Ventotene) o quanto deliberato in vari Provvedimenti della Comunità Europea, del Ministero dell'Ambiente, della Regione Lazio.

Prendiamo carta e penna e facciamo la somma dei finanziamenti che a vario titolo sono stati stanziati.

*Lavori per un primo ed urgente intervento di salvaguardia del complesso storico ex-carcere di epoca borbonica dell'isola di Santo Stefano 500.000,00 euro. Intervento nel 2001 Assessorato lavori pubblici -Regione Lazio

*Parco ed itinerari archeologici per la fruibilità museale dell'isola di Ventotene 8.961.000.0 00 di lire diciamo quasi 5.000.000,00 euro. Ministero Beni Culturali

*Interventi prioritari aree marine protette 830.000,00 euro. Ministero Ambiente

*Realizzazione della sede della riserva naturale statale e dell'area marina protetta 780.000,00 euro Ministero Ambiente

*Sostenibilità ambientale isole minori, interventi pubblici 350.000,00-interventi privati 1.400.000,00 euro Ministero Ambiente

*Sala polivalente bioclimatica 1.600.000,00 euro Ministero Ambiente Reg. Lazio

*Bonifica ex-inceneritore di rifiuti solidi urbani 400.000,00 euro Regione Lazio

*Bonifica e rinaturalizzazione ex-discarica località canalone 700.00,00 euro Regione Lazio

*Bando mobilità sostenibile 50.000,00 euro Ministero Ambiente

*Interventi per la diffusione di motori fuori bordo a basso impatto ambientale 154.000,00 euro Ministero Ambiente

*Interventi di restauro ambientale nei sistemi costieri in erosione (spiaggia di parata grande) 155.000,00 euro Ministero Ambiente

*Sostenibilità ambientale nelle isole minori. Risparmio energetico e fonti rinnovabili 1.766.800,00 euro Ministreo Ambiente

Si arriva ad un totale di quasi 14 milioni di euro nel giro di quasi dieci anni.

Un'isola fortunata per chi amministra, sfortunata per chi innocentemente muore.



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RISPONDETE E CONDIVIDETE ...PER FAVORE

sabato 29 maggio 2010
Cala Rossano era pericolosa: gli amministratori comunali hanno ignorato l'allarme rosso
Ecco i colpevoli della morte di Sara e Francesca


Ventotene: La spiaggia dove morirono le due ragazze in gita scolastica bocciata già nel 2009 da Legambiente e Protezione civile. Il dossier: alto rischio idrogeologico, ma nessuno si preoccupò dei lavori.

Sara Panuccio e Francesca Colonnello, non dovevano accedere a Cala Rossano, dove sono morte sotto il crollo del costone di tufo il 20 aprile. L'area era a rischio ma nessun cartello di avviso fu apposto. E nessuna opera fu avviata. E centinaia di scolaresche in gita scolastica hanno continuato a frequentare l'unico tratto di spiaggia aperto a Ventotene. Non c'è solo la Procura di Latina ad accusare in particolare tre indagati su 10: il sindaco, l'ex sindaco e il dirigente dell'Ufficio tecnico. Emergono significative omissioni anche dal monitoraggio ambientale della Protezione Civile «per mitigare il rischio idrogeologico» eseguito con Legambiente che ha reso pubblici i risultati l'anno scorso. Il documento boccia Ventotene assegnandole il punteggio di 1,5 ben sotto la sufficienza, rappresentata dal 6. Ventotene finisce al quartultimo posto della classifica, seguita solo da Concerviano, Villa Santa Lucia e Vejano. Anche per colpa dell'abusivismo.
Abusive sarebbero i 2/3 delle 1.500 case costruite su una zolla di 1 km e mezzo quadrato, con molte ville elevate sopra gli antichi vasconi romani di raccolta acqua. E ora l'acqua batte su cemento e asfalto finendo sui costoni di tufo, che crollano al suolo I campanelli d'allarme. Già nel 2004 ci fu un distacco nella medesima zona di Cala Rossano. In tre avvisi di garanzia su 10 si legge: «Nel gennaio 2007 omessa segnalazione del pericolo esistente nella zona che richiedeva consolidamento e riqualificazione della parete tufacea mediante iniezione cementizie e sistemi di protezione contro fenomeni di distacchi roccioso». Inascoltati gli allarmi delle autorità preposte. «...omessa segnalazione di pericolo di distacco parete rocciosa in zone immediatamente limitrofe nel novembre del 2009 a seguito di segnalazione dell'Ufficio locale marittimo di Ventotene». In pratica, non si sarebbero dati ascolto. Di più. «In particolare i predetti indagati non davano riscontro all'invito per partecipare alla conferenza programmatica predisposta dall'autorità dei Bacini regionali del Lazio con note del 14.01.2005; 08.03.2005 e 26.10.2005 per il P.A.I. (Piano per l'assetto idrogeologico ndr).
Con note del 16.07.2008; 02.02.2009 per il Pai 2009. La loro mancata partecipazione ovvero omessa trasmissione di dati relativi alla spiaggia di Cala Rossano non consentivano ai membri dell'Autorità dei Bacini regionali del Lazio di avere una completa conoscenza dello stato dei luoghi con conseguente omissione di indicazione della zona quale area pericolo ovvero di attenzione geomorfologia».
Grazia maria Coletti - 29/05/2010